V CAMPIONATO NAZIONALE A SQUADRE MASCHILE E FEMMINILE 1992

Il 5° Campionato nazionale a squadre maschile e femminile si svolge a Cervia Milano Marittima nella seconda settimana di settembre dal 9 al 12. Hanno partecipato all’evento 18 Università: Ancona, Bologna, Catania, Chieti, Cosenza, Ferrara, Genova, Messina, Milano statale, Milano Politecnico, Padova, Parma, Pisa, Reggio Calabria, Roma La Sapienza, Salerno, Trieste, Venezia Ca’ Foscari e IUAV con la presenza di oltre duecento giocatori. Il racconto del Campionato è affidato all’intervista che Gaetano Baldi rivolge al deus ex machina della situazione, Michele Contento, e a un breve trafiletto che Piergiorgio Seghene redige su Genuense Athenaeum.

Nella premessa il redattore del Cubo  1992-Cubo-N-¦-10-ottobre-1992.pdf (230 download) osserva che l’esito del Campionato è stato per Bologna solo parzialmente soddisfacente. Infatti, accanto al meritatissimo e insperato secondo posto della squadra femminile, ha fatto da contraltare un deludente quarto posto della blasonata squadra maschile.

La descrizione e l’analisi del Campionato sono affidate all’intervista di Mike Contento, che, con la solita verve, cerca di giustificare l’insuccesso dei maschi e di esaltare il risultato delle sue giocatrici.

Il capitano bolognese sottolinea che “Il Campionato di Tennis è ormai una delle massime manifestazioni nazionali tra dipendenti universitari, e la quinta edizione è stata sicuramente una delle meglio riuscite, sia per la buona partecipazione degli Atenei sia per l’ottima località scelta. Cervia e Milano Marittima sono due località tra le più accoglienti dell’alto Adriatico e si prestano ottimamente a ospitare queste manifestazioni sia per la vasta offerta alberghiera che per gli ottimi impianti di tennis disponibili. L’Hotel Aurelia ha ospitato i tennisti per i quattro giorni della manifestazione con ottima soddisfazione di tutti e il Circolo tennis Cervia, diretto dal Maestro Falaschi, con undici campi a nostra disposizione è stato sicuramente all’altezza della manifestazione.”

Al rilievo fatto dall’intervistatore sul numero troppo elevato di incontri, secondo alcuni partecipanti, Contento obietta che  “Il Campionato si sviluppa su una formula ormai collaudata di tre gare, due maschili (gara principale e torneo di consolazione) e una femminile ma quest’ anno, abbiamo voluto proporre anche un torneo di doppio giallo aperto a tutti i partecipanti alla manifestazione (anche accompagnatori). L’iniziativa è stata molto divertente e apprezzata da tutti, tanto che hanno partecipato al torneo ottanta giocatori. E’ evidente che il numero delle gare e degli incontri è stato considerevole, però il bello di questo Campionato è nello stare tutti insieme per quattro giorni sui campi da tennis.

Per dare un’idea del numero degli incontri disputati posso dire che dal pomeriggio del Mercoledì 9 Settembre al Venerdì 11 Settembre abbiamo occupato ininterrottamente tutti gli undici campi a nostra disposizione dalle nove del mattino fino alle venti della sera.”

La descrizione della semifinale tra Bologna e Genova è il pezzo forte dell’intervista. Il capitano bolognese incalzato dall’intervistatore sui motivi della sconfitta dello squadrone felsineo ammette candidamente di “aver schierato in maniera sbagliata i giocatori in campo” e “di aver mancato di intuito”. Alla domanda se la squadra di Genova è stata fortunata, il buon Mike non prende atto del fiuto strategico del capitano genovese, ma giustifica l’insuccesso solo per la “componente fortuna” che ha arriso ai Genovesi. Ma ecco le parole di Contento: “La rappresentativa di Genova, come ho già altre volte dichiarato, è una buona squadra che dispone di tre giocatori, Luca De Ferrari, Pier Luigi Pinelli e Giovanni Pirroli di buon livello e Giancarlo Aurora a un livello nettamente inferiore, per cui non raggiunge ancora l’omogeneità tecnica della nostra squadra. Nel caso particolare del nostro incontro hanno puntato tutto su un doppio forte, De Ferrari/Pinelli e un singolo competitivo, Giovanni Pirroli, dando per scontato il punto perso del secondo singolarista Giancarlo Aurora. Noi al contrario abbiamo schierato una formazione senza dei veri punti deboli: Ricci Bitti e Rambaldi in singolare e Cludi-Contento in doppio. Purtroppo, ecco la componente fortuna che entra in gioco, i singolaristi si incrociano in maniera per noi sfavorevole: Giovanni Ricci Bitti incontra Giancarlo Aurora, il singolarista più debole, e Sandro Rambaldi deve vedersela con Giovanni Pirolli, giocatore di pari livello. Qualsiasi altra formazione o combinazione di giocatori avessimo messo in campo, l’incontro sarebbe stato chiuso a nostro favore senza ombra di dubbio”.

Sul Genuense Athenaeum, il trafiletto a cura di Piergiorgio Seghene offre una versione un po’ diversa della semifinale fra i due Atenei. Secondo il redattore genovese non si è trattato di una “fortunata scelta” di formazione, ma di una “studiata scelta” dei giocatori da schierare in campo. Il capitano genovese, conscio che, dopo la battaglia con Giovanni Ricci Bitti nell’afoso fine mattinata di Rende, il forte giocatore felsineo avrebbe giocato per primo, per evitare la calura, faceva scendere in campo Giancarlo Aurora, il giocatore più debole della squadra. Costui entrava in campo con in mano l’immancabile pacchetto di Nazionali senza filtro e confessava candidamente a un Giovanni basito che sarebbe stato il suo avversario. Incomincia così una “fortunata” serie di strategie tennistiche che vedono quasi sempre Bologna soccombere nei confronti di Genova nella scelta della formazione. La cosa si ripete talmente a lungo, che il capitano genovese chiede, scherzosamente, a Mike Contento di partecipare gratuitamente (cosa strana per Genova, ma il capitano è toscano!) a un corso accelerato di tattica tennistica.

I particolari dell’incontro sono affidati alla memoria e al rammarico di Mike, poiché il Genuense Athenaeum si limita al semplice dettaglio dei risultati.

“Il primo singolare è vinto senza problemi — racconta Contento — dato l’enorme divario tecnico fra Giovanni Ricci Bitti e Giancarlo Aurora. Il secondo incontro è il doppio Contento/Cludi contro De Ferrari/Pinelli vinto dai Genovesi. Nel primo set, la partita scorre con estremo equilibrio ma il bravo De Ferrari (giocatore ex classificato di cat. B) riesce a recuperare ben tre games da 40/15 a nostro favore e vincere il set 7/5; nel secondo, anche demoralizzati dall’andamento del primo set, non siamo riusciti a rientrare in partita e a essere competitivi, così abbiamo ceduto il set 6/3. Infine il secondo singolare, ultimo e decisivo per vincere l’intero incontro, ha visto Sandro Rambaldi contro Giovanni Pirolli. Il nostro Sandro, nel primo set, è partito molto bene giocando a tutto campo e costringendo il suo avversario all’errore fino al 5/2 a suo favore ma, dopo aver fallito ben quattro set point, ha ceduto al tiebreak. Anche nel secondo set Rambaldi parte in quarta, raggiunge il 3/0 a suo favore, ma stranamente il suo tennis diventa sempre meno incisivo e Pirolli, grande pedalatore e ottimo difensore riesce ad aggiudicarsi il set per 6/3 e vince l’incontro. Giornata veramente storta per il nostro Rambo”. Il capitano bolognese rileva, infine, che la squadra è un po’ corta e pensa di rinfoltirla con altri giocatori quali Giorgio Aicardi, Giuseppe Marinelli e Giovanni Bellettini.

La descrizione della finale è affidata ancora alle dichiarazioni di Contento. “E’ presto detto — osserva Mike — Genova schiera la medesima formazione con cui ci ha battuto, ma Capitan Cavicchioni, con fiuto da vero felino, indovina la combinazione degli incontri. Così il forte Ilario Casoni incontra Giovanni Pirolli il loro più forte singolarista e vince senza problemi. Palara/Cavicchioni, come era prevedibile, perdono il doppio contro De Ferrari/Pinelli e infine lo scontro tra i numeri due delle squadre è vinto dal ferrarese Andrea Baruffaldi. Ancora una volta l’Università di Ferrara, sorniona e fortunata, vince il Campionato”.

Il capitano bolognese esalta anche la prestazione della squadra di Milano che, disponendo di due bravi e giovani tennisti, che possono ancora crescere, si classifica inaspettatamente al terzo posto.

Il tennis femminile trova ancora una volta poco spazio, perché, al di là del Cubo e di Genuense Athenaeum, non vi sono altre riviste (o se vi sono, sono sconosciute allo scrivente) che illustrano i risultati del Campionato femminile. Il nostro Mike si sofferma solamente sulla squadra bolognese che ha raggiunto il massimo risultato possibile. La squadra dell’Università di Padova, infatti,  è risultata fuori dalla portata delle Felsinee, potendo disporre di due giocatrici molto forti (paragonabili alla De Cola) e un ottimo doppio. Al tennis in gonnella bolognese non resta che sperare nella partecipazione al Campionato della Dr.ssa Piccolomini, ricercatrice di Matematica, forte giocatrice di Cat. C.

 

CAMPIONATO A SQUADRE MASCHILE
ANNO EDIZIONE SEDE 1^ UNIVERSITA’ CLASS. 2^ UNIVERSITA’ CLASS.
1992

V

Cervia – Milano Marittima

Ferrara

Genova

 

CAMPIONATO A SQUADRE FEMMINILE
ANNO EDIZIONE SEDE 1^ UNIVERSITA’ CLASS. 2^ UNIVERSITA’ CLASS.
1992

IV

Cervia – Milano Marittima

Padova

Bologna

 

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