XII CAMPIONATO NAZIONALE DI TENNIS A SQUADRE MASCHILE E FEMMINILE 1999
Il dodicesimo Campionato si svolge a Viterbo dal 7 al 12 settembre. Al Campionato maschile partecipano 12 formazioni: Bologna, Camerino, Cagliari, Catania, Cosenza, Ferrara, Genova, Napoli Federico II, Roma La Sapienza, Salerno, Trieste, Viterbo.
Il redattore del Cubo 1999-Cubo-N-¦-8-ottobre-1999.pdf (217 download) ha parole lusinghiere nei confronti dell’Università organizzatrice: “Splendidamente organizzati dal C.R.U.T. Circolo Ricreativo Università della Tuscia, si sono disputati a Viterbo i dodicesimi Campionati Nazionali di tennis a squadre maschili e femminili.
Il Campionato maschile è stato caratterizzato da alcuni risultati a sorpresa. Napoli “Federico II’’ si è fatto eliminare nei quarti di finale dall’Università di Cagliari che quest’anno, schierando a sorpresa un nuovo e fortissimo giocatore, Mario Frongia, ha battuto facilmente i Campioni uscenti vincendo il primo singolare e il doppio a seguire. Ciro Borrelli capitano della “Federico II’’ avrà tanto da rimproverarsi per come ha schierato la sua squadra e per non aver potuto dare il suo contributo nonostante sia in assoluto il giocatore più forte presente al nostro campionato.
In semifìnale Cagliari ha avuto gioco facile contro Ferrara, sempre modestamente presente ma fortunata e positiva. L’eliminazione di Napoli ha aperto le porte alle altre due semifìnaliste, Bologna e Genova. Era evidente che la forza di Cagliari basata su un solo giocatore e su un doppio molto modesto, non poteva impensierire le due squadre più complete e competitive del campionato. Ecco la semifinale Bologna-Genova, la sfida che si ripete. La squadra di Bologna formata da Contento, Rambaldi, Ricci Bitti Giovanni, Ricci Bitti Pio Enrico, incompleta dei suoi giocatori più forti, Lino Cludi e Marco Di Filippo, non ha potuto contrastare i due singolaristi Genoani, Pinelli e De Ferrari (Contento-Pinelli 3/6, 4/6; Rambaldi-De Ferrari 1/6, 5/7). Rimane la consolazione che la coppia formata dai fratelli Ricci Bitti è ancora un gran doppio e quando potremo schierare la squadra al completo saremo nuovamente l’Università da battere. Finale scontata Genova batte Cagliari e conquista il titolo di campione 1999. Comunque grande merito sportivo a Luca De Ferrari che per onorare lo sport e lo spettacolo ha giocato come primo singolarista per incontrare il numero uno Cagliaritano, Mario Frongia, e dare qualche piccolissima possibilità ai neo-finalisti. La partita tra i due grandi giocatori è stata stellare, sia per il livello che per l’agonismo e per l’altalenante punteggio: Luca vince al terzo set 7/5 dopo circa 150 minuti di gioco. Doppio e secondo singolare senza storia.
Il tono del Genuense Athenaeum che festeggia il successo di Viterbo un anno dopo, forse perché la vittoria era inaspettata, è alquanto diverso da quello del Cubo e meno elogiativo. Il redattore del Genuense (lo scrivente) è affascinato non solo dal tennis, ma soprattutto dalla cultura e dall’arte etrusca. “Nella culla della raffinata ed enigmatica arte etrusca — ho ancora negli occhi la bellezza misteriosa e inquietante di Tarquinia e Tuscania, scrive — la squadra genovese formata da Beltrametti, De Ferrari, Marchi, Pinelli e Silvestrini (pesante l ‘assenza di Pirolli) giunge in finale grazie alle vittorie su Roma negli ottavi, Viterbo (grande doppio Marchi-Silvestrini) nei quarti e Bologna in semifinale: solita vittoria di Pinelli su uno “scontento” Contento e di un distratto De Ferrari che lascia qualche games in più a “Rambo”. Dall’altra parte del tabellone arriva in finale, a sorpresa, la squadra di Cagliari che batte inaspettatamente Napoli, detentore del titolo, grazie alla prestazione di Frongia, nuovo acquisto cagliaritano, molto forte sul piano tennistico e atletico. La finale conferma infatti la pericolosità di questo giocatore: De Ferrari, con una prestazione maiuscola che gli vale il titolo di miglior giocatore dei Campionati, riesce a sconfiggerlo in tre set, dopo aver perso il primo per 6/2 e aver fatto invocare ai Genovesi (soprattutto al capitano), a più riprese, l’intervento della Madonna della Guardia. Il doppio Marchi-Silvestrini con una certa sicurezza dà a Genova il punto della vittoria, risparmiando a Pinelli la solita maratona vincente.
Il Campionato femminile, cui partecipano solo 6 squadre (Bologna, Catania, Ferrara, Napoli Federico II, Trieste, Venezia) vede vincente la squadra di Venezia contro la solita forte formazione felsinea. Le atlete bolognesi (Bagnarelli, Frignani, Tedeschi, Zantedeschi), inserite in un tabellone molto difficile — si legge sul Cubo — hanno superato prima Trieste, poi la squadra di Catania e in finale hanno perso al doppio di spareggio contro la squadra di Venezia. Il redattore del Cubo lamenta la scelta del regolamento di “Coppa Italia” per le gare femminili (le singolariste possono fare anche il doppio) che ha favorito le atlete veneziane, permettendo loro di far giocare due incontri a Sonia Danesin giocatrice superiore alle atlete di Bologna.
Altra novità del Campionato femminile è stata la possibilità d’iscrivere una seconda squadra. Infatti Bologna 2 formata da Federica Grandi e da Virna Bonora, due giovani speranze, ha raggiunto la finale del torneo di consolazione.
CAMPIONATO A SQUADRE MASCHILE | ||||
ANNO | EDIZIONE | SEDE | 1^ UNIVERSITA’ CLASS. | 2^ UNIVERSITA’ CLASS. |
1999 |
XII |
Viterbo: Università della Tuscia |
Genova |
Cagliari |
CAMPIONATO A SQUADRE FEMMINILE | ||||
ANNO | EDIZIONE | SEDE | 1^ UNIVERSITA’ CLASS. | 2^ UNIVERSITA’ CLASS. |
1999 |
XI |
Viterbo: Università della Tuscia |
Venezia |
Bologna |
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