XVI CAMPIONATO NAZIONALE DI TENNIS A SQUADRE MASCHILE E FEMMINILE 2003

Il sedicesimo campionato si è disputato di nuovo a Porec (Croazia) dal 6 al 13 settembre. Porec è una località che pare piaccia molto al Direttivo ANCIU, ai tennisti e anche agli accompagnatori che vedono nello splendido sito croato un piacevole prosieguo delle vacanze estive.

La novità del 16° Campionato è l’istituzione della “Coppa Athenaeum”, pomposo trofeo voluto, pare, da Bologna, che, non potendo più competere sulla qualità, ha scelto di vincere qualcosa sulla quantità (vedi classifica Coppa Athenaeum per conferma ipotesi! ndr). Il valore di tale premio viene così presentato dal capitano-amico bolognese: “Trofeo prestigioso che viene assegnato alla migliore (piccolo errore lessicale: Mike, in effetti, voleva dire: “alla più numerosa”) Università, con un sistema di punteggi basati sia sulla partecipazione che sui risultati (correzione: “basati sulla partecipazione più che sui risultati”; devo però aggiungere che un po’ “rosico”! ndr). L’Università vincitrice detiene per un anno la Coppa, ispirata alla vecchia Coppa Rimet, che viene assegnata definitivamente all’Università che vince 5 campionati”. L’assegnazione di questa nuova Rimet non è chiara: forse chi l’ha istituita voleva dire che verrà assegnata alla squadra che la vince 5 volte? Che c’azzecca, direbbe Di Pietro, “chi vince 5 campionati”? Quali?

Altra importante novità è l’istituzione del campionato Over 45. Maliziosamente si potrebbe avanzare l’ipotesi (ma qui lo dico e qui lo nego! ndr) che il guru bolognese (Contento è un po’ il Casaleggio dei Felsinei), non avendo nulla da fare all’Università, come quelli del CNEL, passa il tempo a far calcoli sull’età dei suoi giocatori più rappresentativi e, in base a quella, istituisce, pardon propone di istituire, nuovi Campionati. Non vi risulta? Soccia… al narratore risulta così! Sarà malpensante?

Ma abbandoniamo l’excursus sul contorno all’evento ed entriamo nel vivo dei Campionati. Ancora una volta dobbiamo avvalerci della vox Contenti, poiché, dopo la scomparsa del Genuense Athenaeum, non resta alcun altra testimonianza diretta. Per il terzo anno consecutivo, quindi, diciassette Atenei (Bologna, Pisa Statale, Brescia, Trento, Torino Politecnico, Genova, Teramo, Catania, Venezia, Trieste mancano 7 università) con la partecipazione complessiva di duecento atleti si sono sfidati nella bella cittadina croata. E’ stata l’edizione più rappresentativa dei Campionati: grazie, infatti, al numero dei Campi messi a disposizione sono state effettuate un gran numero di gare: quattro a squadre e quattro individuali. Si è registrato il gradito ritorno dell’Università di Pisa Statale, assente dal 1996, e la presenza di 3 nuovi Atenei: Brescia, Trento e Politecnico di Torino.

Il capitano bolognese racconta sul Cubo le vicende che riguardano le sue squadre, quindi il narratore tenterà di descrivere l’evento avvalendosi anche delle impressioni e dei ricordi personali. Il risultato della squadra femminile bolognese risulta, secondo il capitano felsineo, molto lusinghiero: le solite Bagnarelli, Frignani, Zantedeschi (con la new entry Giulia Piazzi) sono giunte in finale in tutti e quattro i campionati a squadre, portando un bel gruzzolo di punti per la “Coppa Athenaeum”. Le squadre maschili, invece, hanno ottenuto solo un en plein nel Campionato “Villa Arzilla”, pardon Over 55, per merito degli inossidabili fratelli Ricci Bitti e di un Merli che stranamente non fischia. Ma andiamo con ordine, senza seguire le divagazioni irregolari del Cubo, dove Michele passa di palo in frasca, avendo solo presente i risultati e l’esaltazione delle sue squadre, fatto comprensibile visto che le trascina ai Campionati con un’“ars suadendi” che solo lui possiede. Nel Campionato maschile assoluto si è registrata la vittoria del duo Palucci-Di Filippo (detto il “gatto” per le sue movenze feline) dell’Università di Teramo. I due Teramani hanno fatto un sol boccone dei Contento-Saccani: il primo è già da “Villa Arzilla” e Cesarone, di una simpatia travolgente, in campo sembra l’omino Gibaud per via dei vari tutori che deve indossare. La delusione massima per il capitano bolognese è, però, arrivata nel «Campionato over 45». Infatti, Michele aveva ingaggiato Antonello Ferluga, grande atleta e Professore a contratto presso la Facoltà di Scienze Motorie, ufficialmente per impensierire il vecchio squadrone di Genova, ma, in realtà, per stroncare quel Pinelli che era sempre stato una spina nel fianco dei Bolognesi e non solo.   Antonello, che lo scrivente ha subito chiamato “nandrolone” (uno steroide anabolizzante presente naturalmente nel corpo umano in piccole quantità. Solo più tardi il cronista è venuto a sapere che la moglie è una chimica! Avrà mica un cane chiamato “birillo”? Si fa per ridere! ndr) ha incontrato il “funambolico e irriducibile Pier Luigi Pinelli — scrive Contento — che, dopo tre ore di gioco, mostrando ancora una volontà di ferro e sfoderando tutte le sue capacità di gestire una partita sempre al limite (fisico e psicologico), è riuscito a smontare la grande resistenza del nostro atleta”. Si può solo aggiungere che il buon Pirolli, vedendolo distrutto su una panchina del viale del club, molto fantozzianamente, gli ha chiesto: “Sei triste?” La raffinata educazione di Antonello non gli a permesso di rispondere al genovese in un brusco emiliano: “SocciaT’ a n’ rompa e caz”! La vittoria di Piter fa da prologo alla sconfitta dei Bolognesi: il duo genovese De Ferrari-Silvestrini vince facile contro l’improvvisata coppia Cludi-Rambaldi e dà ai Genovesi la vittoria nell’Over 45.     

Cullando la solita illusione, Michele (pare che da bambino, per addormentarlo, gli cantassero: “Illusione, dolce chimera sei tu…”, una canzone di quei tempi!) ritiene che la squadra femminile, formata dalle “venerande, Bagnarelli, Frignani, Zantedeschi” (parola di Conteto!), possa sconfiggere le teramane Luisa Gioia e Gabriella Fanini “perché, in passato, le avevano battute”. “Vassene il tempo e Contento non se ne avvede”, direbbe il divino poeta: come possono tre “venerande” (anche se ben conservate ndr) sconfiggere una Luisa Gioia che, come il Pinelli, ributta tutto di là, e Gabriella Fanini che è maestra nel gioco del doppio? Lasciamo a Mike la sua chimera ed elogiamo Giulia Piazzi, che, nel Campionato assoluto, alla sua prima apparizione, ha impegnato allo spasimo la campionessa uscente, la triestina Sieglinde Kofler, che, solo dopo tre ore, è riuscita a vincere al terzo set con il punteggio di 6/2 5/7 4/6.

Tuttavia, nonostante l’unica vittoria nel Campionato “Villa Arzilla”, i Bolognesi, per merito dei piazzamenti della squadra femminile e del successo nel tabellone di categoria «C» del singolo assoluto di Maurizio Merli, riescono ad aggiudicarsi la “Coppa Athenaeum”, cioè un trofeo che “premia la quantità più che la qualità” (ndr). Così pare non pensarla il capitano dei Felsinei che è orgoglioso che la squadra di Bologna, “vincitrice sedici anni fa del primo Campionato nazionale, abbia inciso, ancora una volta per prima, il proprio nome su questo prestigioso trofeo”. Perché svegliarlo? Lasciamolo sognare… anche se è bene ricordargli che “I sogni muoiono all’alba”!

 

CAMPIONATO A SQUADRE MASCHILE
ANNO EDIZIONE SEDE 1^ UNIVERSITA’ CLASS. 2^ UNIVERSITA’ CLASS.
2003 XVI Porec (Croazia) Teramo Bologna

 

CAMPIONATO A SQUADRE FEMMINILE
ANNO EDIZIONE SEDE 1^ UNIVERSITA’ CLASS. 2^ UNIVERSITA’ CLASS.
2003 XV Porec (Croazia) Teramo Bologna

 

CAMPIONATO A SQUADRE OVER 45
ANNO EDIZIONE SEDE 1^ UNIVERSITA’ CLASS. 2^ UNIVERSITA’ CLASS.
2003 I Porec (Croazia) Genova Bologna

 

COPPA ATHENAEUM
ANNO EDIZIONE SEDE 1° CLASS. 2° CLASS. 3° CLASS. 4° CLASS.
2003 I Porec (Croazia) Bologna Teramo Genova Trieste