XXX CAMPIONATO NAZIONALE DI TENNIS A SQUADRE MASCHILE E FEMMINILE 2017

E giunse il trentennale… Il glorioso e prestigioso Circolo Virtus Tennis Bologna, circolo di altissima tradizione tennistica, dove, sotto la guida dei maestri Spisani e Bonetti, si sono formate generazioni di giovani tennisti divenuti campioni di alto livello come Merlo, Sirola e, più recentemente, Camporese e Reggi, accoglie dal 23 al 27 agosto il XXX CAMPIONATO nazionale di tennis a squadre maschile e femminile dei dipendenti universitari. Come al solito, fa da filo conduttore del racconto dell’evento l’intervista e le osservazioni di Michele Contento, qua e là temperate o integrate dal narratore.   

“Sono passati 30 anni e non ce ne siamo accorti” — esordisce Michele — e allora vien voglia a chi scrive di dare un’occhiata alla foto commemorativa del I Campionato (1988). Domanda spontanea: ma chi sono quei due ragazzini nella foto? L’iscrizione sotto la foto recita: Giovanni Ricci Bitti, Michele Contento e allora vien voglia di ripetere con il sommo poeta: “Vassene ’l tempo e l’uom non se n’avvede”. Ma in fondo ha forse ragione Mike, per il nostro Campionato sembra che il tempo si sia fermato e che quegli antichi protagonisti siano lì, vivi e vegeti, a polemizzare su ogni nuova proposta e a battagliare su ogni palla.

Nell’ampia sintesi dei trent’anni tennistici, il capitano dei Bolognesi ricorda le varie sedi che hanno ospitato il Campionato — si è svolto anche quattro volte all’estero (tre in Croazia e una in Tunisia) — e le squadre che maggiormente hanno dato lustro con le loro prestazioni e vittorie alla competizione. Ma è opportuno ribadire che tutte le squadre che hanno partecipato hanno contribuito a esaltare e a rendere fattibile un evento che per la sua longevità non trova forse riscontro in altre manifestazioni accademiche. Quindi, un grande ringraziamento deve andare a quegli atenei e ai loro rappresentanti che con spirito decubertiano hanno partecipato e partecipano ogni anno alla competizione pur sapendo di non poter mai vincerla. È sin troppo facile aggiungere che ciò che ci spinge ogni anno a intraprendere quest’avventura è, tutto sommato, il fatto di ritrovarsi insieme e di esprimere agonismo e socialità in quei quattro giorni che sono una parentesi nel cuore della nostra estate.

Ma il sentimentalismo porterebbe troppo lontano lo scrivente e annoierebbe il lettore, per cui, meglio rientrare nell’alveo della competizione. Nelle sue Confessioni di un ottuagenario fatte al figlio, il nostro Mike ricorda, senza dirlo esplicitamente, come Bologna, non potendo più competere nell’over ’45, abbia inventato l’over ’55, dove partecipavano solo loro, ricondotto poi all’over ’50, nell’attesa spasmodica di certo Versari, che, in nomen omen, ha fatto versare molte lacrime ai Genovesi e non solo. Si è poi aperta la partecipazione al Campionato a chiunque passasse per i corridoi degli Atenei: contrattisti, assegnisti, dottorandi, maestri dei Circoli che avessero, almeno una volta, lavato la macchina del Rettore! È stato un bene? Forse sì: abbiamo visto giocare del buon tennis, in un periodo in cui Supertennis non esisteva ancora. Ma era giusta tale apertura di cui hanno beneficiato soprattutto i grandi atenei? Utinam in sententia permansissēmus! (Oh, se fossimo rimasti fermi nel nostro pare! Ci scusiamo con i più acculturati. Ndr.) Ma così, probabilmente, il mondo non andrebbe mai avanti!

I vari Campionati si svolgono alla presenza e sotto lo sguardo sfingeo del maestro Spisani: vien da domandarsi se è ancora là, seduto di fronte ai campi, tramutato in sfinge vivente.

Le confessioni dell’ottuagenario di cui sopra iniziano con il racconto dell’Assoluto maschile, dove, e per il secondo anno consecutivo, Bologna arriva in finale, ma perde da Venezia. Pur potendo contare sulla new entry, Nicola Bonfieni, neo assunto dell’Azienda Agraria dell’Università di Bologna (tanto per cambiare!), la squadra bolognese doveva arrendersi a Venezia, dove Andrea Borghesan liquida la new entry bolognese con un perentorio 6/2, 6/0, che il buon di Mike, dall’amore sviscerato per la sua squadra, così commenta: “Abbiamo assistito a un incontro titanico. Il veneziano è giocatore che viene da classifiche più elevate (ex seconda categoria) ed esprime un gioco più aggressivo e potente. Nicola è giocatore di ottime qualità di resistenza e concentrazione, non molla mai e, nonostante da spettatori si notasse un notevole equilibrio in campo, purtroppo ha perso 6/2 6/0.” (Comicità tennistica allo stato puro, ma simpatica! ndr.). Dopo il «titanico singolo», il Borghesan contribuisce alla vittoria nel doppio ben coadiuvato da Stefano Boscolo.

Questo è il solo titolo che ha impedito a Bologna di fare l’en plein, ma non di fare la parte del leone. Infatti tutti gli altri Campionati sono stati appannaggio dell’Ateneo felsineo. L’OVER ’50, che ha visto al via 13 formazioni, si è anch’esso risolto a favore dei Bolognesi. Forti di Versari, Giovanni Ricci Bitti, Cludi, della new entry Mario Pontieri e del fortissimo Carlo Zoli, i Felsinei non hanno trovato alcuna resistenza vincendo 3 a 0 anche contro la storica rivale Genova, orfana ormai delle feroci battaglie agonistiche di Piter Pinelli. In finale, Bologna supera agevolmente Roma La Sapienza, sempre per 3 a 0.

Il terzo Campionato è quello riservato al tennis in gonnella. Pare che Michele Contento sia andato, scalzo e a piedi, prima di ferragosto (40° all’ombra!) al Santuario della Madonna di San Luca per invocare l’intervento della Vergine onde convincere Elena Piccolomini a giocare per la squadra del CUBo. La Madonna, impietosita alla vista di quel vecchietto un po’ sciancato che a stento saliva verso il santuario, pare sia apparsa durante la notte a Elena, che non ha potuto sottrarsi all’impegno. E così, con il solito miracolo alla bolognese, anche il Campionato femminile, che Bologna non vinceva da quando facevano la finale fra loro la prima e la seconda squadra, diventa appannaggio dei Bolognesi. Le due squadre più forti, infatti, Bologna e UNICAL, raggiungono la finale con una certa facilità, anche perché le Veneziane che potevano contare su una giovane new entry, Carlotta Gaeta, da affiancare alla forte e intramontabile Nadia Cazzin, perdono contro UNICAL, perché la sfortunata Carlotta si procura uno stiramento tendineo nella partita contro l’Aiello.

E veniamo alla finale. Le due numero uno, Elena Piccolomini e Alberta Aiello (che a quanto pare non rinuncia neppure lei all’intervento divino: la didascalia sotto il campo in cui si allena recita: Pellegrinaggio a Roma in occasione della canonizzazione del Beato Angelo da Acri), entrambe con i favori del cielo, danno vita a un incontro piacevole ma non equilibrato come si poteva pensare (del resto la Madonna di San Luca è senza dubbio tennisticamente e santamente superiore a un povero Beato Angelo da Acri!): l’Aiello si intestardisce a voler sfondare da fondo la sapiente difesa della «divina» Elena e incorre in molti errori gratuiti. Avrebbe dovuto, secondo la logica tennistica, far giocare alla Piccolomini scambi lunghi e massacranti, vista la differenza d’età fra le due giocatrici. Ma si sa che le preci del buon Mike trovano spesso ascolto lassù «dove si puote ciò che si vuole» e quindi l’incontro si conclude con un perentorio 6/2, 6/2 per l’erede dei Papi. Il doppio riserva qualche emozione in più: Elena Piccolomini/Luciana Sacchetti vs Alberta Aiello/Assunta Venneri. Il primo set si conclude rapidamente a favore delle Bolognesi, ma il secondo vede le Cosentine recuperare da 2 a 4, inanellare 4 games di fila e vincere per 6/4. Decisione affidata al super-tie-break. Le Felsinee si portano avanti 4 a 0 e chiudono agevolmente 9 a 4, aggiudicandosi la gara e il titolo.

A conforto del narratore si è aggiunta per il trentennale anche una rassegna stampa che integra le interviste sportivo-declamatorie del nostro Mike. Alquanto copiosa quella che concerne l’UNICAL che sembra celebrare maggiormente il quarto posto raggiunto quest’anno rispetto al secondo dell’anno scorso. Sul wesud News si esalta «un prestigioso quarto posto assoluto nella speciale classifica degli atenei» e si attribuisce il «merito dell’ottimo risultato principalmente alle donne del CRUC che, trascinate da Alberta Aiello, insieme ad Assunta Venneri e Daniela Bonofiglio, si sono classificate al secondo posto, superate solo dalle fortissime tenniste di casa». L’Eco dello Jonio riprende e ripete le stesse lodi, aggiungendo che l’OVER ’50, orfano di Tonino Volpentesta e Nicola Leone, non è riuscito a confermare gli ottimi risultati degli anni precedenti. Sorprendente l’articolo de La voce di Rende, che ripete gli stessi elogi per gli atleti e le atlete calabre, ma che evoca nello scrivente i ricordi di un’epopea personale che in quella sede ha avuto inizio.  

Contenuto il commento dell’organo di stampa dell’Università di Brescia che si limita a segnalare il decimo posto della squadra nella Coppa Athenaeum, mentre particolarmente e giustamente esaltato il commento dell’organo di stampa di Ca’ Foscari che sottolinea come la squadra abbia migliorato «gli eccezionali risultati dello scorso anno» e come «tutti gli atleti di Venezia (Ca’ Foscari+Iuav) hanno dimostrato una grande tenacia e determinazione», suscitando «grandi emozioni sia per i tennisti in campo ma anche che per tutti gli altri giocatori/accompagnatori che a bordo campo non hanno mai smesso di sostenerli ». 

Visti i risultati, Bologna vince per l’ennesima volta la Coppa Athenaeum — istituzione quasi ad personam vista la quantità di giocatori di cui l’Alma mater dispone — che vede gli Atenei così classificarsi: Bologna 138, Venezia 74, Salerno 67,75, Cosenza Unical 55, Roma 38, Genova 32, Ancona 28, Camerino 26,25, Trieste 17, Brescia 16,33, Milano Bicocca 13, Pavia 10, Macerata 8, Firenze 5, Ferrara 4,66, Pisa 3 (Ahi Pisa, vituperio de le genti del bel paese là dove ‘l sì suona).

RISULTATI

CAMPIONATO ASSOLUTO A SQUADRE MASCHILE

1° UNIVERSITA’ di VENEZIA

2° UNIVERSITA’ di BOLOGNA

3° UNIVERSITA’ di ANCONA

4° UNIVERSITA’ della CALABRIA 

CAMPIONATO ASSOLUTO A SQUADRE FEMMINILE

1° UNIVERSITÀ di BOLOGNA 1

2° UNIVERSITÀ della CALABRIA

3° UNIVERSITÀ di VENEZIA

4° UNIVERSITÀ di TRIESTE

CAMPIONATO A SQUADRE MASCHILE OVER 50

1° UNIVERSITA’ di BOLOGNA 1

2° UNIVERSITA’ di ROMA

3° UNIVERSITÀ di GENOVA

4° UNIVERSITÀ di CAMERINO-MACERATA

Coppa Athenaeum

1° UNIVERSITA’ di BOLOGNA

2° UNIVERSITA’ di VENEZIA 

3° UNIVERSITA’ di SALERNO

4° UNIVERSITA’ della CALABRIA

5° UNIVERSITA’ di ROMA

6° UNIVERSITA’ di GENOVA

7° UNIVERSITA’ di ANCONA

8° UNIVERSITA’ di CAMERINO

9° UNIVERSITA’ di TRIESTE

10° UNIVERSITA’ di BRESCIA 

11° UNIVERSITA’ di MILANO BICOCCA

12° UNIVERSITA’ di PAVIA CHIETI

13° UNIVERSITA’ di MACERATA

14° UNIVERSITA’ di FIRENZE

15° UNIVERSITA’ di FERRARA

16° UNIVERSITA’ di PISA

Il Trentennale si conclude come da copione con la cena di gala e la premiazione. La cena è copiosa (siamo a Bologna!) e innaffiata da buon vino e spumante, che produce qualche effetto strano: a un certo punto della serata abbiamo assistito a un ballo fra lo scatenato e irrequieto Presidente del CUBo, tale prof. Cesare Saccani, detto Cesarone, e l’algido Dott. Francesco Kostner, che, per una volta, si è lasciato andare. Si è rivisto con piacere anche un «generoso» amico (ha permesso a Genova di battere Bologna per la prima volta!) di qualche tempo fa, il Prof. Sandro Rambaldi, detto Rambo, che purtroppo ha smesso di partecipare ai Campionati, preso da chi sa quali altre attività sportive.

Dopo la cena, con la partecipazione del Pro-Rettore Vicario Mirko Degli Esposti, di Biagio Consorti in rappresentanza dell’ANCIU, e, in rappresentanza del C.T. Virtus, del Maestro Paolo Chinellato, Direttore del Circolo, e del Consigliere Saverio Sandri, si è svolta la cerimonia di premiazione. Applausi e allori per tutti: gaudeamus igitur.

E concludiamo in termini musicali: cosa resterà di questi trent’anni di tennis, anni come giorni volati via? Certo, non solo una “fotografia”, ma storie di “guerra” e di “amicizia”, che questo libro, se vedrà la luce, come la pansè di Signorinella, servirà a evocare. E se negli occhi tremerà una lacrima? Niente rimpianti! Chiameremo in soccorso il cinico Libero modugnano: “e i ricordi i ricordi gettarli in fondo al mar”.

Note di Pier Luigi Pinelli

XXIX CAMPIONATO NAZIONALE DI TENNIS A SQUADRE MASCHILE E FEMMINILE 2016

Il campionato sceglie un’altra location meravigliosa: quella Venezia misteriosa e lagunare che sembrerebbe più adatta allo sci d’acqua che al tennis. Ma il magnifico Green Garden Mestre smentisce questa impressione scherzosa e le foto storiche presenti nella clubhouse testimoniano che il club, oltre a essere il punto di riferimento del tennis veneziano — nasce come circolo tennistico negli anni ’70 —, nel corso della sua esistenza ha ospitato tornei internazionali con la partecipazione di moltissimi campioni del mondo ATP. Altra piacevole sorpresa è stata ritrovare Loris Vio, un amico che questi ultimi anni ha disertato i Campionati, ma la cui simpatia è rimasta ben presente in chi l’ha conosciuto. Il ventinovesimo Campionato si svolge dal 24 al 28 agosto e ha visto la presenza di 15 Atenei, con 11 squadre nel Campionato assoluto, ben 16 per il tabellone Over 50 e 7 per quello femminile, perché molte Università presentano 2 squadre e Bologna addirittura 6 fra Campionato assoluto maschile e femminile e Over 50. La descrizione delle fasi e dei dettagli del Campionato sono affidate al racconto di Contento sul Cubo e al ricordo personale dello scrivente.

Il Campionato assoluto maschile vede in campo 11 squadre con le teste di serie Venezia 1 e Bologna 1. Le due formazioni arrivano in finale, dopo aver battuto in semifinale rispettivamente Salerno 1 e UNICAL per 2-1. La squadra di Bologna (Francesco Girotti, Mario Pontieri e Antonio Masetti) ha dovuto lottare aspramente contro UNICAL per portare a casa la vittoria con il singolo di Francesco Girotti che batte Giancarlo Fortino per 6/2, 6/3.

La finale fra Bologna e Venezia (Andrea Borghesan, Stefano Boscolo, Giancarlo Masetto) è lottata e, secondo il capitano bolognese, “Bellissima…, la più bella degli ultimi campionati”. L’entusiasmo di Michele, sempre estremamente e giustamente generoso con i suoi giocatori, appare un po’ eccessivo, poiché i Veneziani, che cedono il doppio di misura per 3/6, 6/4, 4/6, vincono i due singolari con punteggi inequivocabili: Boscolo – Pontieri 6/1, 6/2 e Borghesan – Girotti 6/4 6/3.

Dato a Cesare quel ch’è di Cesare, passiamo al Campionato Over 50, dove si sono iscritte 16 squadre, siccome molti Atenei schierano 2 squadre. Bologna è campione uscente (è opportuno ricordare il famoso lato B contro Genova in quel di Tortoreto?) ed è quindi la squadra da battere. I Bolognesi si presentano al gran completo, poiché possono contare su Versari, l’immarcescibile (= non soggetto all’usura del tempo) Giovanni Ricci Bitti, cui si aggiungono Mauro Cesarini e Lino Cludi, assente da lunga data. Genova invece perde lo stirato Filippo Cardini e può contare solo su un grande De Ferrari, un ritrovato Armando Silvestrini, un Mario Marchi che con la vittoria nel doppio con Silvestrini manda i Genovesi in finale, Enrico Nazari (grandi potenzialità ma poca voglia di allenarsi) e due vecchie bandiere un po’ spelacchiate (Vassene ‘l tempo e l’uom non se ne avvede!): Pinelli e Pirolli. Genova giunge in finale grazie alla vittoria su Camerino del doppio (Marchi-Silvestrini) e di De Ferrari nel singolo, mentre Bologna contro UNICAL vince a fatica il primo singolare (Cesarini – Leone  3/6, 6/3, 6/4) e il doppio con la collaudata coppia Versari-G. Ricci Bitti.

Si ripete quindi la finale di Tortoreto, ma con la grave assenza per Genova di Filippo Cardini. E allora, secondo il detto antico “in mancanza di cavalli trottano gli asini”, ecco schierato nel primo singolo Piter Pinelli contro Mauro Cesarini di notevole stazza e dotato di un servizio e, purtroppo, di una smorzata di grande efficacia. La lotta, è risaputo, esalta il tennista genovese che, sotto 2-0, rimonta e si porta 3-2. Il capitano bolognese, un po’ turbato, entra in campo per confortare e dare delle dritte a Cesarini che rimette subito le cose a posto, mettendo a segno dieci prime palle sulle quali Piter non può rispondere o riesce a ribattere con chop corti che il Bolognese finisce con pregevoli smorzate. Vince Cesarini per 6/3. Il secondo set ripropone l’andamento del primo: Cesarini si porta sul 3-1, ma subisce la rimonta di Pinelli che addirittura passa a condurre per 4-3. Panico fra i Bolognesi che si chiedono: Soccia, è tornato il “marziano”? Ma “qui finisce l’avventura del signor Bonaventura” (variazione sul tema dal Corriere dei Piccoli): il buon (eufemismo!) Mauro si ricorda che dal suo m. 1,90 può anche mettere dentro qualche primo servizio e, come nel primo set, invia al Pinelli dieci “comodini” e chiude il set per 6/4. Sic transit gloria mundi: il passato, seppur glorioso, non può ritornare!

Siamo al doppio, che per Genova significa sconfitta definitiva se perde o rinvio al secondo e decisivo singolare se vince. La coppia genovese, De Ferrari-Silvestrini, è sempre stata la bestia nera dei doppi bolognesi. Ma questa volta, accanto a G. Ricci Bitti, c’è Andrea Versari, un raffinato interprete del doppio e inoltre il più giovane e imbattuto Over 50. Il primo set è molto equilibrato, tutti mantengono il servizio fino al break su Silvestrini e il set si chiude per 6/4. Nel secondo set la coppia di Genova appare frastornata e Bologna si porta rapidamente sul 5/1. Ma, mentre i Bolognesi sono già pronti a festeggiare il successo, Silvestrini ritrova la qualità del suo tennis, non commette più alcun un errore e, supportato da De Ferrari permette a Genova di rimontare e, addirittura, di portarsi 6/5. Giovanni Ricci Bitti accusa la stanchezza e Andrea Versari cerca di incoraggiarlo e spronarlo. Appare chiaro che se Genova avesse vinto il set, la partita avrebbe preso una brutta piega per i Felsinei, ma Versari recupera due palle che avrebbero portato Genova alla vittoria del set e porta Bologna al tie-break. Sul 5/3 per i Bolognesi, un ultimo sprazzo di energia permette ai Genovesi di riportarsi in parità.

Bologna Squadra vincente del Campionato OVER 50

A questo punto forse la coppia di Genova ha dato tutto e gli ultimi due punti sembrano confermare questa impressione: Luca De Ferrari  mette fuori un dritto di pochi centimetri e una volée rimane sulla racchetta di Armando Silvestrini.

Bologna si riconferma per il terzo anno consecutivo Campione OVER 50.  

Il Campionato femminile viene raccontato attraverso le impressioni di Maria Elena Bontempi: lo scrivente non ha avuto né modo né tempo di seguirlo. Al Campionato si iscrivono 7 squadre: UNICAL, Bologna 1, Bologna 2, Salerno, Venezia, Torino-Brescia, Trieste, che sono divise in due gironi. Primo girone: UNICAL, Bologna 1, Salerno; secondo girone: Venezia, Torino-Brescia, Trieste, Bologna 2.

Il racconto di Maria Elena è incentrato soprattutto sulle vicende tennistiche delle 2 squadre bolognesi. La cronista bolognese si lascia andare a considerazioni pseudopolitiche, sostenendo che la presenza di 2 squadre femminili confermavano l’interesse dell’Ateneo felsineo per la “parità di genere”. Che dire? L’Università di Genova (e molte altre) non raggiungeranno mai la parità di genere, perché non arrivano neppure a presentare una squadra femminile! Ma, mutatis mutandis, torniamo a parlare di tennis: è più semplice e meno impegnativo! Il primo girone è vinto facilmente dall’UNICAL che rifila due 3-0 a Salerno e a Bologna 1; il secondo girone è vinto da Venezia che batte Bologna 2 per 3-0, Trieste per 2-1, Torino-Brescia per 2-1. La finale non ha storia: UNICAL è troppo superiore alle altre squadre e batte Venezia per 2-0.

UNICAL Le Campionesse Italiane 2016

La vittoria delle Calabresi è festeggiata e esaltata su Il Quotidiano del Sud in cui si legge: “un risultato di rilievo ottenuto, soprattutto, grazie alla vittoria (netta e scontata, visto il divario tecnico in campo) della squadra femminile formata da Alberta Aiello, Assunta Venneri e Ines Barone, peraltro campionesse uscenti”. Ma l’organo di stampa calabrese celebra anche gli altri risultati della squadra: il “secondo posto della “corazzata” calabrese nella classifica finale (in cui sono comprese le categorie Assoluti e Over 50), a soli due punti dall’Università di Bologna”. Per esaltare il risultato dell’UNICAL si scomoda perfino il Rettore, Gino Mirocle Crisci, e il Presidente del Cruc, Alessandro Sole: “. “E’ un bellissimo risultato” — sottolinea il prof. Crisci — “di cui essere orgogliosi… L’Unical conferma così il suo valore in rapporto allo sport, settore su cui puntiamo con convinzione e rispetto al quale intendiamo impegnarci ancora di più”. Il Presidente del Cruc, Alessandro Sole, rincara la dose: “E’ stata un’esperienza esaltante, e non solo per il brillante piazzamento ottenuto dai nostri atleti. toccando con mano la considerazione di cui la nostra Università gode in questo sport a livello italiano. I campionati di Mestre”, continua Sole, “hanno messo in mostra il valore tecnico-agonistico di un gruppo affiatato e compatto, ma anche la grande capacità dello sport di rafforzare il legame e i rapporti tra le persone”.

Lo Staff dei Veneziani

Il giudizio sul Campionato e sulla location è altamente positivo. Il CT Green Garden ha messo a disposizione dei tennisti tutte le sue strutture: campi, piscina, foresteria e un tempo magnifico che ha soddisfatto giocatori e accompagnatori. Il successo è legato all’impegno del CRAL IUAV di Venezia, nelle persone di Alice Urban, Presidente del Circolo, Anna Colussi che con passione ed efficienza ha saputo gestire tutta la logistica e l’organizzazione, e Loris Vio, che ha gestito alla perfezione la segreteria del torneo insieme al Giudice Arbitro Andrea Perelli. Un ultimo ringraziamento va ai Pro-Rettori allo sport, Maria Antonietta Baldo dell’Università Ca’ Foscari e Stefano Munarin dell’Università IUAV per aver presenziato alle premiazioni e per essere stati portatori di messaggi di condivisione verso queste iniziative che non hanno unicamente un valore sportivo, ma anche un valore culturale e sociale.

Il pistolotto finale di Contento ci porta già al nuovo Campionato: il capitano invita i tennisti bolognesi a non rilassarsi, perché, in occasione del trentennale dei Campionati, la sede sarà di nuovo quella Bologna che gli ha dato i natali.

Sorgono spontanee due domande: se Bologna ha presentato 6 squadre a Venezia, quante ne presenterà a Bologna? Si farà ancora il Campionato nazionale o se lo giocheranno fra di loro? Ai posteri l’ardua sentenza.

 

 CAMPIONATO A SQUADRE MASCHILE
ANNO EDIZIONE SEDE 1^ UNIVERSITA’ CLASS. 2^ UNIVERSITA’ CLASS.
2016

XXIX

Venezia (CT Green Garden – Mestre)

Venezia

Bologna

 

CAMPIONATO A SQUADRE FEMMINILE
ANNO EDIZIONE SEDE 1^ UNIVERSITA’ CLASS. 2^ UNIVERSITA’ CLASS.
2016

XXVIII

Venezia (CT Green Garden – Mestre)

Cosenza-UNICAL

Venezia

 

CAMPIONATO A SQUADRE OVER 50
ANNO EDIZIONE SEDE 1^ UNIVERSITA’ CLASS. 2^ UNIVERSITA’ CLASS.
2016

IX

Venezia (CT Green Garden – Mestre)

Bologna

Genova

 

COPPA ATHENAEUM
ANNO EDIZIONE SEDE 1° CLASS.

CLASS.

3° CLASS. 4° CLASS.
2016

XIV

Venezia (CT Green Garden – Mestre)

Bologna

Cosenza-UNICAL

Venezia

Salerno

 

XXVIII CAMPIONATO NAZIONALE DI TENNIS A SQUADRE MASCHILE E FEMMINILE 2015

Il ventottesimo Campionato maschile e femminile si gioca al C.T. TORTORETO (Teramo) dal 28 al 30 Agosto. La manifestazione, organizzata dal Circolo dipendenti dell’Università di Teramo, come al solito, si articola in tre Campionati: Assoluto maschile e femminile e OVER 50. Gli Atenei che partecipano alla competizione sono solo 9, mentre le squadre sono 14, poiché alcune Università schierano 2 squadre maschili e femminili : Bologna, Genova, Salerno, Firenze-Torino Politecnico, Teramo, Camerino, Brescia, Cosenza UNICAL. La squadra di Bologna presenta, come al solito tre squadre (una nell’assoluto maschile e due nell’Over 50), imitata da altri Atenei come Salerno, Teramo, Cosenza-UNICAL e Genova.

Nell’assoluto assistiamo, nella parte alta del tabellone, alla cavalcata di Salerno 1 che giunge facilmente in finale dove ad attenderlo c’è Bologna che si prende la rivincita su Cosenza Unical, campione uscente,  battuta per 3-0. La finale fra Bologna e Salerno1 è come al solito giocata al cardiopalma. I Felsinei (Francesco Girotti, Simone Giannerini, Mario Pontieri e Fabio Panciera) si affidano per il primo singolare al solito Francesco Girotti che incontra il solito coriaceo e instancabile Vittorio Fuccella. Il risultato non cambia: come già avvenuto nelle partite precedenti, dopo aver vinto il primo set di slancio con un gioco offensivo e anticipato, Girotti soffre la maggiore resistenza del Salernitano (queste partite sembrano la fotocopia di quelle fra Contento o Cludi col Pinelli. ndr) e al terzo set si arrende sul risultato di 6/2 3/6 5/7. La dichiarazione del tennista bolognese, alla fine del match, è chiarificatrice: “Difficilmente riuscirò a battere Vittorio Fuccella, a fine agosto, con questo sole”.

Il secondo singolare, giocato da Mario Pontieri contro Roberto Zotti, anche lui 4.1 FIT, ha visto la vittoria di quest’ultimo: il Bolognese, nonostante i progressi dell’ultimo anno, nulla ha potuto contro un giocatore più giovane e tecnicamente più completo.

Lo squadrone di Genova!

Nel Campionato Over, è tornata la squadra di Genova, forte di Filippo Cardini, Luca De Ferrari e delle due vecchie bandiere un po’ stropicciate: Pinelli e Pirolli (manca ancora il doppista Silvestrini). La prima squadra bolognese (Giovanni e Pio Enrico Ricci Bitti, Antonello Ferluga e Andrea Versari) non è da meno. Il capitano bolognese paventa il pericolo di una finale contro Genova, che molte volte ha “arrecato gravi lutti” alla sua squadra, e finge di accontentarsi di battere solo Cosenza Unical. di Genova teme “Filippo Cardini di classifica FIT 3.3 e Luca De Ferrari (classificato 4.3 ma di capacità tecniche molto superiore)”. Nella parte alta del tabellone, Genova liquida velocemente Bologna 2 (3-0), Camerino (2-0) e giunge in finale. Nella parte bassa del main draw Bologna fa altrettanto, eliminando Genova 2 (3-0) e, con un po’ di fortuna, Cosenza Unical. Nel primo singolare, infatti, Nicola Leone stava vincendo contro Ferluga (BO) 6/4, 5/3, quando i crampi lo costringevano al ritiro. Nel secondo singolare Versari batteva, non senza faticare, Francesco Kostner per 6/2, 7/65. La finale conferma la buona stella o il lato B dei Bolognesi. Il capitano Piter, privo del doppista Silvestrini, decide di immolarsi nel primo singolare contro Antonello Ferluga per farlo riprendere (è un amico ed è sportivissimo! ndr) dalle sconfitte passate, ma soprattutto affidando a Filippo Cardini il compito di portare Genova sull’1 a 1 e poi sfruttare il doppio Cardini-De Ferrari, sulla carta più forte di G. Ricci Bitti-Versari. Ma, ancora una volta la fortuna ha arriso a Bologna, che tradotto in linguaggio da bar significa: contro il lato B, il valor non vale. Infatti, dopo la sconfitta di Piter che l’amico Michele definisce benevolmente “mitico” e “grande” perché ha trovato il coraggio di scendere ancora in campo nel singolo, tutto è messo nelle mani, pardon nelle racchette di Versari e Cardini. L’astuto Faentino, che ha osservato attentamente le qualità tennistiche di Cardini, capisce che se resta a fondo campo e mette la partita sulla violenza degli scambi ne uscirebbe con le ossa rotte, perché Filippo Cardini ha un tennis molto più potete del suo. Allora l’Andrea bolognese sceglie la tattica che gli è più congeniale: palle in back e in chop senza peso, attacchi in controtempo e smorzate. Sul risultato di 3/2 per Versari, nel cercare di prendere l’ennesima smorzata, Cardini si stira e deve ritirarsi. A bocce ferme, bisogna dire che Cardini si portava dietro il risentimento inguinale dall’ultimo torneo giocato e vinto a Genova e il capitano, con la solita lungimiranza, aveva chiesto al grande Defe di disputare il singolare, ma De Ferrari non se l’è sentita: è vero che Genova poteva perdere lo stesso 2 a 0, ma almeno la partita sarebbe stata giocata e se, per caso, De Ferrari, che ha il gioco per contrastare Versari, avesse vinto, sull’1 a 1 Genova poteva schierare il doppio De Ferrari-Cardini (che avrebbe rischiato meno di prendere una contrattura) contro Versari-G. Ricci Bitti con possibilità di vittoria. Ma, si sa, nessuno ascolta Cassandra, e si può plaudere alla vittoria di Bologna citando un breve riferimento al De bello gallico: “Anche questa volta nulla è mancato alla fortuna di Cesare (Non si tratta dell’amico Saccani! ndr)!

La seconda squadra Over di Genova (Giovanni Pirolli, Enrico Nazari) ha incontrato la prima squadra di Bologna e ha perso 3-0, come del resto la seconda squadra di Bologna (Rocco Mazzeo, Cesare Saccani, Antonio Motori, Michele Contento) che, ironia della sorte, ha incontrato la prima squadra di Genova e ha perso per 3-0. Ciliegina sulla torta: nel doppio Pinelli-De Ferrari hanno incontrato Contento-Motori e indovinate chi ha vinto: il solito Piter. Il primo successo dell’amico Michele è rinviato a data da destinare…

Anna Alberta Aiello UNICAL

Il tennis in gonnella ha confermato la forza di Cosenza Unical. Le due squadre di Cosenza UNICAL non hanno avuto rivali, per l’assenza delle migliori giocatrici dell’Università di Teramo, e quindi hanno addirittura disputato la finale tra di loro: ha vinto la prima squadra formata da Anna Alberta Aiello (4.1) e Ines Barone (4.6) contro Stefania De Cindio (4.2) e Lidia Malizia (4.4). Queste quattro giocatrici sembrano davvero imbattibili (soprattutto Anna Alberta Aiello) fino a quando nuove leve di pari livello non entreranno nel Campionato ANCIU.

Il bilancio del Campionato può considerarsi positivo. Il C.T. Tortoreto, con i suoi cinque campi in terra, ha accolto i partecipanti con tutta la disponibilità necessaria per svolgere regolarmente tutti gli incontri. Il Circolo dipendenti “Manfredi” di Teramo, nelle persone di Biagio Consorti, Presidente del Circolo, e Francesco Sarti, si è impegnato al massimo per offrire la migliore organizzazione, e la presenza alle premiazioni dei Pro-Rettori Prof. Dino Mastrocola e Prof.ssa Paola Pittia dell’Università di Teramo hanno aggiunto un tocco di ufficialità alla manifestazione.

 

 CAMPIONATO A SQUADRE MASCHILE
ANNO EDIZIONE SEDE 1^ UNIVERSITA’ CLASS. 2^ UNIVERSITA’ CLASS.
2015

XXVIII

Teramo (CT Tortoreto)

Salerno

Bologna

 

 CAMPIONATO A SQUADRE FEMMINILE
ANNO EDIZIONE SEDE 1^ UNIVERSITA’ CLASS. 2^ UNIVERSITA’ CLASS.
2015

XXVII

Teramo (CT Tortoreto)

Cosenza-UNICAL 1

Cosenza-UNICAL 2

 

 CAMPIONATO A SQUADRE OVER 50
ANNO EDIZIONE SEDE 1^ UNIVERSITA’ CLASS. 2^ UNIVERSITA’ CLASS.
2015

VIII

Teramo (CT Tortoreto)

Bologna

Genova

 

COPPA ATHENAEUM
ANNO EDIZIONE SEDE 1° CLASS. 2° CLASS. 3° CLASS. 4° CLASS.
2015

XIII

Teramo (CT Tortoreto) Cosenza-UNICAL

Bologna

Salerno

Genova

XXVII CAMPIONATO NAZIONALE DI TENNIS A SQUADRE MASCHILE E FEMMINILE 2014

Il racconto del ventisettesimo Campionato è di nuovo affidato alla penna, pardon al mouse, di Michele Contento, temperato qua e là dalle osservazioni dello scrivente. Il pezzo che narra le impressioni e i risultati del Campionato è intitolato: Cronache tennistiche. Le cronache “contentesche” iniziano con la descrizione della location che ospita il Campionato. Siamo a Napoli (una successione di locations incredibile: Firenze, Roma, Siena, Napoli!) dal 27 al 30 agosto, ospiti dei C.T. ASD RAMA CLUB e C.T. AVERNO. Partecipano al Campionato 18 Atenei: Bologna, Genova, Cosenza-UNICAL, Chieti-Pescara-Ferrara, Firenze, Venezia, Salerno, Pisa, Teramo-L’Aquila, Trieste, Brescia, Napoli Federico II.

Alcune Università, imitando Bologna, “la quantità (Sci docet: chiunque rotoli a valle porta punti!) insieme alla qualità”, si sono presentate con 2 squadre maschili, mentre Bologna addirittura con 4. Il capitano bolognese lamenta l’assenza dei migliori giocatori Francesco Girotti nella squadra dei giovani, Federica Rossi e Gaia Fanelli in quella delle donne, assenze che consentono ai Bolognesi di ottenere solo il 2° posto nella Coppa Athenaeum. L’amico Michele continua a dare un’importanza eccessiva a questa Coppa, che non è la champion del tennis universitario, ma il risultato, soprattutto, di una massiccia partecipazione! Ma lasciamo al caro Michele l’illusione del valore assoluto di questo trofeo!

La cronaca del capitano felsineo, come al solito, prende in considerazione le proprie squadre e solo indirettamente quelle degli altri Atenei, ma, in mancanza di altre testimonianze scritte, prendiamo per buono quello che scrive l’amico Michele per altro quasi sempre molto sportivo.

Nel Campionato maschile assoluto i Bolognesi (Simone Giannerini, Mario Pontieri e Mauro Cesarini OVER 50, ma prestato ai giovani) ottengono un “ottimo 4°” posto (quando si dice l’ottimismo! ndr) perdendo in semifinale contro Salerno, squadra che negli ultimi anni li ha quasi sempre castigati. Nello spareggio per il 3°-4° i Bolognesi perdono al doppio con Venezia, nonostante il lodevole comportamento di Mario Pontieri che, con tenacia e voglia di vincere ha portato sempre il suo punto nel singolo. Simone Giannerini, invece, giocatore di classifica Fit più elevata, ha incontrato sempre l’avversario più forte e ha perso i tre singolari che ha disputato.

Alla squadra femminile bolognese mancavano le due migliori giocatrici (Federica Rossi e Gaia  Fanelli), ma Simonetta Braggio (assente da tanti anni) con la sua raffinata tecnica ed eleganza ha trascinato la formazione felsinea a competere per il 5° posto, perso nel doppio contro Firenze. La terza giocatrice della squadra di Bologna, Eleonora Frattarelli, si è trovata, a sorpresa, catapultata in prima squadra per l’assenza delle compagne e, pur perdendo ha dimostrato, a dire del capitano Mike, “un impegno esemplare e una voglia agonistica non comune”. E che dire di Serenella Bagnarelli? Piove sempre sulla Bagnarelli? La veterana del Campionato ha guidato e stimolato la squadra, giocando perfino sia il singolo che il doppio (ma la volete morta? ndr).

Nell’OVER 50 Bologna si presenta con una squadra che può aspirare alla vittoria, vista la presenza a ranghi ridotti di Genova, vincitrice l’anno prima, che può contare solo su De Ferrari per l’assenza per infortunio del suo giocatore più rappresentativo, Filippo Cardini, e del doppista Armando Silvestrini. La cronaca di Michele si sofferma, con grande spirito sportivo e di amicizia sulla figura di Piter (con la “i” perché non è derivazione dall’inglese! ndr): “Con nostro grande piacere abbiamo rivisto in campo Pinelli che per problemi fisici non ha potuto giocare negli ultimi anni. Il grande Piter, coriaceo giocatore di mille battaglie, spina nel fianco di tutti i giocatori che lo hanno incontrato, nonostante tutto è rimasto quello che ricordavamo anche se il suo tennis è più gioiosamente parlato che giocato, ma questo è il bello di questi incontri, rivedersi per ventisette anni con lo spirito intatto di quando ne avevamo trenta”. I Genovesi, comunque, non competitivi sul campo, si sono consolati con la visita a una porzione dell’antico acquedotto romano, scoprendo come veniva utilizzato durante la seconda guerra mondiale, qual era la sua funzione nel periodo romano e medievale, chi era il “pozzaro” e da dove viene la leggenda del “monaciello”, che attraverso cunicoli segreti raggiungeva le stanze sovrastanti delle matrone napoletane, consolandole durante l’assenza del marito. I soliti colleghi maligni sostengono che fosse un antenato del Pinelli. Ma torniamo alla serietà del Campionato. Bologna, per la solita brama di rivincere la Coppa Athenaeum presenta 2 squadre. La prima squadra (fratelli Ricci Bitti, Antonello Ferluga) può contare sulla new entry Andrea Versari, la punta di diamante della compagine, appena entrato negli Over. Con questa squadra la finale pare quasi scontata. Viene stilato un tabellone a 15 squadre con eliminazione diretta. Nella parte alta del tabellone, Bologna supera facilmente la squadra mista di Chieti-Pescara-Ferrara e quella di Venezia per 3 a 0 e giunge in finale. Nella parte bassa avanza, anch’essa con facilità, Cosenza UNICAL, forte di due 4.2 Francesco Kostner e Nicola Leone, neo-Over 50 come Versari. La squadra calabrese si era già imposta due volte negli ultimi tre anni, fatto che non lasciava tranquilli i Felsinei. Il capitano dell’UNICAL, per evitare lo scontro fra Versari e Kostner, schiera quest’ultimo come secondo singolarista, puntando a un pareggio dopo i singolari. Il che avviene, perché Andrea Versari supera facilmente Nicola Leone e Francesco Kostner fa altrettanto con Antonello Ferluga che, nel secondo set, per raggiungere una smorzata si stira il bicipite femorale. Ed ecco allora il doppio decisivo: Versari-G. Ricci Bitti contro Kostner-Antonio Volpentesta, coppia di UNICAL super collaudata. Nel primo set la coppia bolognese gioca un tennis stellare: Giovanni Ricci Bitti, protetto dietro dall’”ombrellone” Versari, che corre in tutte le direzioni, non sbaglia uno smash, mentre il forte Kostner resta completamente fuori dal gioco. Risultato 6/1. Nel secondo set i Cosentini, superato lo shock “anafilattico” del punteggio del primo set, giocano punto su punto e Kostner, finalmente supportato dal suo compagno, libera tutta la sua aggressività. Si arriva così al tie-break, dove Bologna può contare sull’esperienza infinita di Giovanni Ricci Bitti “che ha giocato il miglior tennis che abbiamo visto in questi ultimi anni, ha recuperato  pallonetti incredibili e chiuso volée determinanti” (Contento dixit) e su un Versari che il capitano definisce “Tintoretto” (Sgarbi direbbe “paragone audace”, meglio definirlo “Pinturicchio”, come Agnelli definiva Del Piero) per la sua capacità di rispondere ai colpi dell’avversario con tale precisione ed eleganza che solo un artista della racchetta sa fare. La reazione dei Cosentini è stata vana, visto che Bologna vince al tie-break per 7/5 con smash conclusivo di Ricci Bitti.

La seconda squadra OVER di Bologna (Rocco Mazzeo, Cesare Saccani, Antonio Motori, Michele Contento), a dimostrazione che la quantità non fa la qualità, viene sconfitta al primo turno da Pisa. Nicola Silvestri (detto “gatto Silvestro” per l’agilità con cui se la cava a rete) batte Rocco Mazzeo, mentre lo “scatenato” Scatena regola al terzo set Cesare Saccani, che, dopo un primo vinto in modo brillante, nel secondo e nel terzo, come spesso gli capita, si scioglie come neve al sole.

La location tennistica del C.T.  ASD RAMACLUB non si è rivelata di buon livello, mentre quella delle finali, presso  il C.T. AVERNO, è risultata splendida. Il Circolo è infatti immerso nel verde con 3 piscine di cui una termale e meraviglioso è risultato lo scenario della cena a bordo piscina che gli amici della “Federico Il” hanno voluto regalare ai partecipanti al Campionato.

 

CAMPIONATO A SQUADRE MASCHILE
ANNO EDIZIONE SEDE 1^ UNIVERSITA’ CLASS. 2^ UNIVERSITA’ CLASS.
2014

XXVII

Napoli (CT Averno)

Cosenza-UNICAL

Salerno

 

CAMPIONATO A SQUADRE FEMMINILE
ANNO EDIZIONE SEDE 1^ UNIVERSITA’ CLASS. 2^ UNIVERSITA’ CLASS.
2014

XXVI

Napoli (CT Averno)

Cosenza-UNICAL

Bologna

 

CAMPIONATO A SQUADRE OVER 50
ANNO EDIZIONE SEDE 1^ UNIVERSITA’ CLASS. 2^ UNIVERSITA’ CLASS.
2014

VII

Napoli (CT Averno)

Bologna

Cosenza-UNICAL

 

COPPA ATHENAEUM
ANNO EDIZIONE SEDE 1° CLASS. 2° CLASS. 3° CLASS. 4° CLASS.
2014

XII

Napoli (CT Averno) Cosenza-UNICAL

Bologna

Venezia

Salerno

 

XXVI CAMPIONATO NAZIONALE DI TENNIS A SQUADRE MASCHILE E FEMMINILE 2013

Il ventiseiesimo Campionato si è svolto in un’altra perla della cultura e dell’arte italiana; pensate che successione: Firenze, Roma, Siena. Nello splendido Circolo TENNIS Siena si è disputato il Campionato Nazionale a squadre dei dipendenti delle università italiane dal 28 agosto al 1 settembre. La cronaca dell’evento la traiamo da Mike Contento che ha lasciato il ruolo dell’intervistato per quello del redattore. Come al solito, un certo ottimismo trionfalistico domina nella narrazione “contentesca” (altrimenti non si chiamerebbe così! ndr): “La nostra rappresentativa si è presentata completa e competitiva… Il risultato nel suo complesso è stato ottimo e abbiamo mantenuto la supremazia della migliore Università, riconquistando la Coppa Athenaeum …” Il nostro amico bolognese — pur nella sua grande sportività — dimentica, ogni volta, di dire che la Coppa Athenaeum, graziosamente creata per l’appetito dei Dutåur Balanzån bolognesi (vinte 5, due volte secondi, quattro volte terzi e una volta quarti), non è testimonianza di “qualità” tennistica, ma di “quantità”, altrimenti non si spiegherebbe perché Genova, dopo aver vinto Campionato assoluto, campionato Over 45, singolo assoluto, doppio assoluto, non abbia vinto la Coppa Athenaeum. Si potrebbe ribattere, ma anche Bologna ha vinto l’assoluto di singolo e di doppio femminile… Per l’amore e il rispetto del gentil sesso, lo scrivente si astiene da qualunque commento!

E infatti, conferma il capitano bolognese, anche questa volta è stato determinante il risultato della rappresentativa femminile per la conquista dell’ambita Coppa. Il contributo di Federica Rossi e Gaia Fanelli, tenniste UNIBO alla loro prima esperienza nella squadra felsinea, sostenute con orgoglio da Serenella Bagnarelli (piove sempre sulla Bagnarelli! ndr) e Claudia Maestri, hanno perso in semifinale contro Genova (guarda caso! ndr) classificandosi al 4° posto, compensando il mancato apporto di punti della squadra Maschile nel campionato assoluto.

La mancata conferma in questo campionato dei tre moschettieri (Francesco Girotti, Andrea Versari, Mario Pontieri) cui si sono aggiunti Simone Giannerini e Roberto Gregori è il cruccio principale di Mike. Le sue ambizioni si sono scontrate con la realtà, poiché, dopo aver battuto Siena, nuova squadra, ma di ottimo valore tecnico (Andrea Versari, opposto a Gianmarco Tosi, davanti a un pubblico di 300 persone, ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per vincere 6/4 3/6 6/4, dopo una battaglia di circa 3 ore), Bologna si è dovuta arrendere in finale a Salerno. Lo scontro determinate è quello fra Francesco Girotti (cl. FIT 4/1) e Vittorio Fuccella (cl. FIT 4/1), poiché l’altro singolarista salernitano, Giovanni Patimo, non ha alcuna chance contro Versari. La battaglia fra i due singolaristi è dura, come era prevedibile, ma finisce come quella del 2012 a Roma. Nel primo set, Francesco, sfoderando un tennis brillante e veloce, vince di slancio e illude i Bolognesi, convinti che fosse l’anno della rivincita. Invece Vittorio Fuccella, giocatore dotato di grande difesa e di recuperi eccezionali, demolisce poco a poco le energie fisiche e mentali di Girotti e vince al terzo set: 1/6, 6/2, 6/2. Andrea Versari contro Giovanni Patimo incontra più difficoltà del previsto, ma vinto il primo set per 7/5, dopo circa 2 ore di gioco, conclude il secondo per 6/0. Sull’1 a 1, diventa decisivo il doppio. Andrea Versari, il miglior doppista bolognese, non se la sete di scendere in campo, dopo le maratone degli ultimi due giorni, così le sorti dell’incontro sono affidate alle racchette di Francesco Girotti e Roberto Gregori. I Salernitani, memori della sconfitta subita lo scorso anno, schierano un doppio inedito (Giovanni Patimo/Roberto Zotti), molto più affiatato di quello bolognese che gioca insieme per la prima volta. E si sa che il doppio ha la sua legge: a parità di valori, vince chi ha un’intesa migliore. Il risultato conferma questa teoria: il doppio salernitano vince per 6/3 6/2.

Ma l’ottimismo inscalfibile di Contento attenua immediatamente l’amaro in bocca per la sconfitta. Il capitano bolognese si consola con la Coppa Athenaeum, vinta per soli 3 punti su UNICAL, e si congratula con se stesso per aver schierato 2 squadre nell’Over 50, scelta che ha permesso di incamerare quei 3 punti in più per vincere l’ambito trofeo.

L’Over 50, ignorato quasi completamente dal redattore del Cubo (forse perché Bologna ha perso ancora una volta da Genova? ndr), trova, invece larga eco nella rievocazione del capitano genovese, voluta dal Presidente del CUG e pubblicata su Genoa-all. viene qui riproposta per far rivivere ai protagonisti vincenti o perdenti impressioni e emozioni che caratterizzano le sfide tennistiche universitarie.

Sorvolando sulla splendida location, già descritta all’inizio del resoconto, mi attengo alla presentazione del CUG-Tennis genovese, che ha presentato solo 2 squadre: l’over maschile e il libero femminile. Purtroppo la forte squadra nel libero maschile, che Genova ha, non partecipa ormai da molto tempo, e una seconda squadra over maschile e libero femminile permetterebbero ai Genovesi, che nonostante abbiano vinto numerosi Campionati, come la Juventus, non vinceranno mai la Coppa Athenaeum. Invitiamo dunque i tennisti CUG a farsi avanti: saranno accolti dal capitano Piter a braccia aperte (se femmine: spalancate !).

Ma veniamo al campionato. « Noblesse oblige » parlare in primis del Campionato femminile, dove Genova ha conseguito un lusinghiero terzo posto. Devo ricordare che le gare femminili avevano sempre rappresentato il nostro tallone d’Achille e che le nostre giocatrici avevano sempre fatto la figura delle  « cenerentole », almeno fino all’anno scorso, quando con l’arrivo di Manuela Rizzitelli, supportata da un’intramontabile Gabriella Bellocchio (ha vinto dopo 3 ore l’incontro con la rappresentante di Bologna), la squadra femminile si è piazzata al secondo posto. Quest’anno con la Rizzitelli hanno giocato due giovanissime new entry, Margherita Pongiglione e Cristina Molina: le due nuove si sono inserite immediatamente nel gruppo e hanno assicurato alla squadra un risultato più che positivo, battendo Cosenza e due volte Bologna.

La squadra maschile, orfana di due forti rappresentanti (Mario Marchi e Armando Silvestrini), ha potuto contare sulla new entry Filippo Cardini, sull’ « uomo dal braccio d’oro » Luca De Ferrari, recuperato dall’infortunio del 2012, e su due baldi senatori, Giovanni Pirolli e Giancarlo Aurora. La squadra, dopo 4 anni, ha “rivinto” il Campionato over, sconfiggendo di seguito i « muli » di Trieste, i big di Bologna e, in finale, la squadra formata da tre università: Teramo, Pescara e L’Aquila. Un grande merito per la vittoria va a Filippo, che ha sconfitto con punteggi severi i numero uno delle varie squadre. Luca non è stato da meno, vincendo sempre ampiamente, pur manifestando qualche esitazione, prontamente attenuata e appianata dal capitano (altrimenti che ci sta a fare?!?).

Con sole due squadre, in virtù dei successi ottenuti, Genova è risultata “terza” nella graduatoria delle Università presenti.

La narrazione dell’evento sul Cubo è molto più stringata. La prima squadra bolognese (Antonello Ferluga, Mauro Cesarini e i fratelli Ricci Bitti, Pio Enrico e Giovanni) — si legge — ha perso in semifinale contro Genova che ha schierato come n° 1 Filippo Cardini, ottimo giocatore (3.5 Fit), di livello superiore a Ferluga e a tutti gli altri tennisti del Campionato. Il secondo singolarista, Luca De Ferrari, si rivela anch’egli di gran lunga più forte di Mauro Cesarini. Per il 3° e 4° posto contro la squadra di Cosenza UNICAL, la lotta è intensa, ma, dopo la vittoria del coriaceo Ferluga contro Nicola Leone (che perde spesso per crampi partite già vinte!), Mauro Cesarini perde (non in zona Cesarini! ndr) contro Francesco Costner giocatore più tecnico, dotato di grande anticipo. Nel doppio decisivo, nel primo set, Giovanni e Pio Ricci Bitti non entrano in partita e perdono per 6/2. Il secondo set invece si rivela estremamente equilibrato ma viene vinto comunque dagli UNICAL per 7/6. La seconda squadra OVER (Michele Contento, Cesare Saccani, Antonio Motori) fa il suo dovere, secondo Mike, e raggiunge il 6° posto, battuta da Venezia, anche per le assenze del capitano (motivi familiari) e Antonio Motori per guai fisici, confermando il detto: donne e “Motori”, gioie e dolori!  La conclusione di Mike, che riprende la formula del 2012, è lapalissiana (“se si vince saremo ancora più soddisfatti”) e papale: “Buon tennis a tutti” che ricorda da vicino il “ Buon pranzo a tutti” con cui papa Francesco chiude l’Angelus domenicale in piazza San Pietro. Soccia…avrà mica in mente una futura carriera ecclesiastica?

 

RISULTATI

CAMPIONATO A SQUADRE MASCHILE
ANNO EDIZIONE SEDE 1^ UNIVERSITA’ CLASS. 2^ UNIVERSITA’ CLASS.
2013 XXVI Siena (CT Siena) Salerno Bologna

 

CAMPIONATO A SQUADRE FEMMINILE
ANNO EDIZIONE SEDE 1^ UNIVERSITA’ CLASS. 2^ UNIVERSITA’ CLASS.
2013 XXV Siena (CT Siena) Teramo/L’Aquila Cosenza-UNICAL

 

CAMPIONATO A SQUADRE OVER 50
ANNO EDIZIONE SEDE 1^ UNIVERSITA’ CLASS. 2^ UNIVERSITA’ CLASS.
2013 VI Siena (CT Siena) Genova Chieti-Pescara/Teramo

 

COPPA ATHENAEUM
ANNO EDIZIONE SEDE 1° CLASS. 2° CLASS. 3° CLASS. 4° CLASS.
2013 XI Siena (CT Siena) Bologna Cosenza-UNICAL Genova Salerno